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lunedì 13 novembre 2023

Si può pregare l’angelo custode di un’altra persona, anche a distanza affinché la ispiri? (dal sito Amici Domenicani)

Risponde Padre Angelo Bellon

[...]

2. San Tommaso dice che ogni uomo ha il suo Angelo custode e ne porta la motivazione: “Finché vive in questo mondo, l’uomo si trova come su una strada che deve condurlo alla patria. Lungo la strada, molti pericoli incombono su di lui, sia dall’interno che dall’esterno, come dice il Salmista: “Sulla strada per cui cammino, hanno nascosto dei lacci a mio danno”. Quindi, come si dà una scorta alle persone che devono transitare per strade malsicure, così si dà un angelo custode all’uomo, finché dura il suo stato di viatore. Quando invece sarà giunto al termine della strada, allora l’uomo non avrà più un angelo custode; ma avrà in cielo un angelo conregnante, o nell’inferno un demonio tormentatore” (Somma teologica, 113, 4).

3. Dice anche che l’Angelo gli viene affidato fin dalla sua nascita (Ib., 5). Finché è nel grembo materno “l’angelo che custodisce la madre, custodisce pure il bambino chiuso nel suo seno. Alla nascita invece, quando esso si separa dalla madre, gli viene assegnato un angelo custode particolare, come insegna S. Girolamo” (Ib., ad 3).

[...]

5. San Bernardo dice che nei confronti dell’Angelo custode dobbiamo avere tre atteggiamenti.
Il primo è di riverenza per la sua presenza (Reverentia pro presentia). Questo pensiero deve indurci a non fare davanti a lui quello che non oseremmo fare davanti ad un grande personaggio di questo mondo.
Il secondo è la devozione o affetto per la benevolenza (Devotio pro benevolentia) con cui incessantemente ci aiuta.
Il terzo è la fiducia per la custodia (Fiducia pro custodia) che esercita su di noi. È necessario quindi invocarlo, ascoltare le sue ispirazioni e ringraziarlo per i benefici con cui ci assiste.

6. È ottima cosa anche pregare per l’Angelo custode degli altri.



San Francesco di Sales che ha convertito l’intera regione del Chiablese alla fede cattolica (precedentemente erano diventati tutti calvinisti) per il buon frutto della sua predicazione si raccomandava all’Angelo custode di quella regione. Quando doveva predicare, prima diceva forte un’Ave Maria, e poi sottovoce un Angelo d Dio sia per il Chiablese sia per i singoli individui perché l’ascoltassero e ne traessero frutto.

[...]

7. [...] A chi temeva di disturbarlo, Padre Pio diceva: “Puoi mandare il tuo angelo custode in qualsiasi momento del giorno o della notte perché sono sempre felice di accoglierlo”.

Vedi la versione completa nel sito Amici Domenicani

In audiolettura, su youtube:



martedì 1 agosto 2023

Comunicazione rapida: un ulteriore ottimo motivo


 per leggere il blog Cordialiter:


Messa per tutti i lettori del blog Cordialiter

Mercoledì 2 agosto verrà celebrata una Messa per il bene spirituale di tutti i lettori del blog, affinché Dio gli doni la grazia della perseveranza finale.

Ringrazio di cuore il celebrante per tutto il bene che sta compiendo nei confronti miei e dei miei lettori.





E per chi non se lo ricordasse, dalle 12:00 di oggi alla mezzanotte di domani 2 Agosto c'è il Perdon d'Assisi!

mercoledì 15 febbraio 2023

Combattere il difetto dominante (dal blog "Cordialiter")


Dagli scritti di Padre Garrigou-Lagrange (1877-1964).

Che cos'è il difetto dominante?


È in noi quello che tende a prevalere sugli altri, e con questo sul nostro modo di sentire, di giudicare, di simpatizzare, di volere e d'agire. È un difetto che, in ciascuno di noi, ha una relazione intima col nostro temperamento individuale. 

Vi sono temperamenti portati alla mollezza, all'indolenza, alla pigrizia, alla gola e alla sensualità. Ve ne sono altri portati soprattutto alla collera, all'orgoglio. Non tutti saliamo sulla vetta della perfezione dallo stesso versante; quelli che sono di temperamento fiacco, debbono con la preghiera, la grazia e la virtù, diventare forti; e quelli che sono naturalmente forti al punto d'essere facilmente rigidi, debbono farsi dolci lavorando su se stessi e con l'aiuto della grazia. 

Prima di questa trasformazione progressiva del temperamento, il difetto dominante di ciascuno si fa spesso sentire. È il nostro nemico domestico, nell'interno di noi stessi, poiché può, se prende campo, giungere a devastare totalmente l'opera della grazia, ossia la vita interiore. 

È talvolta come una spaccatura in un muro che sembra solido e non lo è, come una crepa, talora impercettibile ma profonda, nella bella facciata di un edificio, che una forte scossa può far crollare. 

Per esempio...