2) Indulgenze come se non ci fosse un domani, perché in effetti.
dal sito https://www.fcim.it/sussidi-e-riflessioni/le-indulgenze-815 (del 2/11/2020)
Bacini ^__^
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Alcune indicazioni pratiche:
- L’indulgenza è parziale o plenaria se rispettivamente libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. Le indulgenze, sia parziali che plenarie, possono essere applicate a se stessi o ai defunti a modo di suffragio. Nessuno può applicare le indulgenze, che acquista, ad altri che siano ancora in vita.
- L’indulgenza plenaria può essere acquistata una sola volta al giorno. L’indulgenza parziale, invece, può essere acquistata più volte al giorno.
- Il fedele, che almeno con cuore contrito compie un’azione alla quale è annessa l’indulgenza parziale, ottiene, in aggiunta alla remissione della pena temporale che percepisce con la sua azione, altrettanta remissione di pena per intervento della Chiesa.
- Per acquistare l’indulgenza plenaria è necessario eseguire l’opera indulgenziata e adempiere tre condizioni: confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Si richiede, inoltre, che sia escluso qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
Se manca la piena disposizione o non sono poste le tre condizioni, l’indulgenza è solamente parziale.
- Le tre condizioni possono essere adempiute parecchi giorni prima o dopo di aver compiuto l’opera prescritta; è bene che la Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice siano fatte nello stesso giorno in cui si compie l’opera.
- Con una sola confessione sacramentale si possono acquistare più indulgenze plenarie; invece, con una sola comunione eucaristica e una sola preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice si può acquistare una sola indulgenza plenaria.
Esempi di opere o preghiere con indulgenza
Si concede l’indulgenza parziale al fedele che:
- nel compiere i suoi doveri e nel sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’animo a Dio, aggiungendo, anche solo mentalmente, una pia invocazione;
- con spirito di fede e con animo misericordioso, pone se stesso o i suoi beni a servizio dei fratelli che si trovino in necessità;
-in spirito di penitenza, si priva spontaneamente e con suo sacrificio di qualche cosa lecita.
Si concede l’indulgenza plenaria al fedele che...
-visita il SS. Sacramento e rimane in adorazione almeno per mezz’ora;
-recita il Rosario, che si fa in chiesa o in un pubblico oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una pia Associazione; si concede invece l’indulgenza parziale nelle altre circostanze.
-legge la Sacra Scrittura, con la venerazione dovuta alla parola divina e a modo di lettura spirituale. Se la lettura si protrae almeno per mezz’ora l’indulgenza sarà plenaria.
-(applicabile soltanto alle anime del Purgatorio):
- nei singoli giorni, dal 1° all’8 novembre, devotamente visita il cimitero e prega, anche soltanto mentalmente, per i defunti;
- nel giorno in cui si celebra la Commemorazione di tutti i fedeli defunti (o, col consenso dell’Ordinario, la Domenica antecedente o susseguente, oppure nella solennità di Tutti i Santi) visita piamente una chiesa o un oratorio e vi recita un Padre nostro e un Credo.
- nel giorno in cui si celebra la Commemorazione di tutti i fedeli defunti (o, col consenso dell’Ordinario, la Domenica antecedente o susseguente, oppure nella solennità di Tutti i Santi) visita piamente una chiesa o un oratorio e vi recita un Padre nostro e un Credo.
Tuttavia, quest’anno (2020), la Penitenzieria Apostolica, con apposito decreto, nelle attuali contingenze dovute alla pandemia da “covid-19”, ha prorogato la possibilità di lucrare le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti a tutto il mese di Novembre, con adeguamento delle opere e delle condizioni atte a garantire l’incolumità dei fedeli.
Il Decreto, pubblicato in Roma, dalla Penitenzieria Apostolica, il 22 ottobre 2020, memoria di San Giovanni Paolo II e a firma del Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, è la risposta alle tante sollecitazioni giunte a Papa Francesco da parte di quei Pastori sparsi nelle varie Diocesi del mondo che, avvertendo la necessità di non perdere la santa abitudine di visitare nel novenario dei defunti i cimiteri – cosa che sarebbe stata resa difficile dalle tante restrizioni ministeriali – hanno richiesto la possibilità di poter prendere dal tesoro delle Indulgenze per il bene delle anime del Purgatorio per tutto il mese di Novembre.
Il Decreto, in particolare, stabilisce che
a - l’Indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti;
b - l’Indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il “Padre Nostro” e il “Credo”, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli.
Inoltre, Gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, onde evitare che numerosi fedeli si affollino nei luoghi sacri, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita.
Infine, un invito a tutti i sacerdoti.
Per un più agevole conseguimento della grazia divina attraverso la carità pastorale, questa Penitenzieria prega vivamente che tutti i sacerdoti provvisti delle opportune facoltà, si offrano con particolare generosità alla celebrazione del sacramento della Penitenza e amministrino la Santa Comunione agli infermi.
Tuttavia, per quanto riguarda le condizioni spirituali per conseguire pienamente l’Indulgenza, si ricorda di ricorrere alle indicazioni già emanate nella nota “Circa il Sacramento della Penitenza nell’attuale situazione di pandemia”, emessa da questa Penitenzieria Apostolica il 19 marzo 2020.
Infine, poiché le anime del Purgatorio vengono aiutate dai suffragi dei fedeli e specialmente con il sacrificio dell’Altare a Dio gradito (cfr. Conc. Tr. Sess. XXV, decr. De Purgatorio), tutti i sacerdoti sono vivamente invitati a celebrare tre volte la Santa Messa il giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, a norma della Costituzione Apostolica “Incruentum Altaris”, emessa da Papa Benedetto XV, di venerata memoria, il 10 agosto 1915.