Cosa saremmo disposti a fare - e a pagare - per la salvezza di un'anima?
Il venerabile arcivescovo Fulton Sheen raccontava:
Ricordo alcuni anni fa, mi scrisse una donna e mi chiese di andare a far visita a un suo fratello. Era in ospedale. Mi disse: è un uomo molto cattivo. Era pieno d'odio, verso Dio e verso tutti. Mi disse che aveva già cacciato dieci preti.
Sapevo che non sarei stato trattato in modo migliore. Così ho aperto la porta, la prima volta, e ho detto: buona sera William. E ho chiuso la porta. Il giorno successivo sono tornato: buona sera William, come va? Ho chiuso la porta e sono uscito.
Ho continuato così per 40 giorni.
L'ultima sera gli ho detto: William, stanotte morirai. Mi risponde: lo so.Vuoi far pace con Dio? Mi risponde: No. Vattene.
Allora mi sono inginocchiato a lato del suo letto e ho promesso al Buon Dio che, se si fosse pentito, avrei fatto costruire una chiesa. Volevo essere associato alla redenzione di Cristo. Dopo aver pregato e fatto questa promessa gli ho chiesto: Vuoi far pace con Dio? E lui: No! Va fuori.
Sono tornato indietro, ho avvicinato il mio volto al suo, devastato dal male, e gli ho detto: William, dì "Gesù mio, pietà" prima di morire. Mi risponde: No, non lo farò.
Seppi poi che era morto alle quattro del mattino. L'infermiera mi riferì che, dopo dieci minuti dalla mia uscita, ha cominciato a dire "Gesù mio, pietà". E non ha smesso di ripetere "Gesù mio pietà", fino alla morte, alle quattro del mattino.
Ecco, ogni anima ha il suo prezzo; e noi possiamo contribuire alla salvezza di ciascuna.