Occorre fare molta attenzione. Accanto ai sensitivi buoni ci sono quelli cattivi.
Come riconoscerli? Semplice. Chiedono sempre soldi. I soldi sono la prima tentazione del demonio. Perché coi soldi ci si può comprare tutto: sesso, droga, piacere e potere.
La maggior parte dei sensitivi oggi sono dei falsi sensitivi dai quali si deve fuggire. Fanno patti col diavolo. E chiedono in continuazione soldi. Soldi, soldi e ancora soldi. Non sono mai sazi. "Torni tra una settimana e porti altri soldi" dicono sempre. Hanno la gente che fa la coda fuori casa.Vogliono pubblicità.
Sono il contrario dei veri sensitivi che nascondono il proprio carisma.
Lasciano che sia Dio a portare loro la gente. E dalla gente non vogliono soldi. Sanno che il denaro porta all'inferno. Così fuggono da esso.
"È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli" disse Gesù. Non sono parole buttate lì a caso.
Sono parole da prendere alla lettera. Il denaro corrode l'anima.
Chi invece non ha nulla si affida solo alla provvidenza. A Dio. Prega Dio e da lui ottiene ciò di cui necessita. Dio favorisce i poveri. Se un sensitivo di Dio dovesse iniziare a ricercare il denaro, senz'altro Dio gli toglierebbe il carisma che gli ha precedentemente donato.
Spesso questi falsi sensitivi sono dei satanisti. Fanno messe nere. Radunano attorno a sé pochi adepti uniti da un forte legame di omertà. Si riuniscono in luoghi fuori mano. Sovente in case abbandonate.
La loro riunione è una messa che segue una liturgia precisa. Una liturgia però capovolta. Non pregano Dio ma Satana. Le stanze sono dipinte di nero. Nero è il drappo che ricopre l'altare. In mezzo c'è un crocifisso rovesciato. Non manca mai una statua del diavolo con il fallo proteso. E spesso c'è anche un teschio. Vero. Non c'è luce. Ci sono solo poche candele che proiettano nella stanza ombre sinistre. I pochi adepti stanno in circolo, vestiti di nero. A volte coprono il proprio volto. Invocano Satana in latino. Chiedono a lui di venire. Di scendere tra loro.
La liturgia inverte volutamente quella cattolica. Spesso è presente una sacerdotessa, una donna giovane e vergine completamente nuda e distesa sull'altare. A volte si tratta di prede catturate. Donne innocenti. Drogate e costrette a subire quella macabra liturgia. Dissacrano le ostie con sputi.Tutti possiedono a turno la donna. Gira droga e alcol. L'anima di tutti è regalata al demonio che può farne ciò che vuole in cambio dei godimenti della carne. Satana dà loro il piacere della carne. Loro danno a lui la loro anima. Per sempre.
Chi ci guadagna? Non è difficile rispondere.
Spesso sensitivi e maghi sono la porta a questo genere di attività. Sono la porta per pratiche sataniche dalle quali poi è difficile fuggire. Difficilissimo. Oserei dire quasi impossibile, seppure a volte si riesca.
Chi si affida loro è facile che successivamente entri in circoli satanici. Sono circoli omicidi. Infernali. Sono davvero la porta dell'inferno. La porta degli inferi. La porta del nulla eterno.
Non è un caso che una figura chiave nella storia del satanismo sia stato proprio un mago. Si chiamava Edward Alexander "Aleister" Crowley.
Nacque nel 1875 e morì nel 1947. Era un mago inglese. Andava avanti sostenendosi con morfina e oppio. Manipolava la mente delle persone. Il suo alleato era Satana. Insieme hanno distrutto molte vite. Fu lui a scrivere le regole del satanismo. Tra queste: "Fai ciò che vuoi, sarà la tua legge". E poi: "Non c'è altro Dio che l'uomo".
Nel 1920 si trasferì a Cefalù. Qui affittò una casa e fondò l'Abbazia di Thélema. La casa era in campagna. Al suo fianco c'era un cimitero. In quella casa Crowley cercò di accumulare energie magico-sataniche per conquistare il mondo intero e piegarlo sotto il proprio dominio. Da Cefalù un faro, una luce di malvagità, avrebbe conquistato il mondo assoggettandolo sotto di sé.
A Cefalù Crowley visse con due concubine, l'amencana Leah Faesi e Ninette Fraux che egli chiamava suor Cypris. Poi si aggiunsero altre donne. La casa era oggetto di diverse visite. In tutta la Sicilia si diffusero presto voci inquietanti su questa casa. Per molti Crowley era "l'uomo più perverso dell'universo", un "genio del male e del peccato".
In effetti in quella casa si svolgevano strani riti. Orge sfrenate. Incesti. Messe nere in favore della "bestia dell'Apocalisse", il grande drago del mondo, Satana.
Dopo Crowley arrivò Anton LaVey. E uno pseudonimo che sta per Howard Stanton Levey. Morì nel 1997.
Fu lui a fondare - tutte queste vicende le racconta molto bene tra gli altri l'esperto di cose sataniche Fabrizio Artale - insieme a un cineasta hollywoodiano, Kenneth Anger, l'associazione Magic Circle che nel 1966 divenne a San Francisco la Chiesa di Satana.
Cercava adepti decisi a dedicare tutta la propria esistenza a Satana. A lui si unirono diverse star del rock.
I satanisti sono in tutto il mondo. Ma la maggior parte pare risiedano a Londra. Poi seguono Torino, San Francisco, Chicago e Roma.
Perché? Perché il diavolo ha i suoi schemi e i suoi disegni da mettere in campo. Queste città sono legate da inquietanti geometrie esoteriche che richiamano il diavolo e l'occulto. Ma il centro del satanismo è Londra. Del resto Crowley è inglese ed è dunque logico che la capitale del Regno Unito sia il centro dove hanno maggiore presa questi gruppi demoniaci. Ma questi gruppi sono ovunque. Come ovunque sono i loro capi, i maghi, i santoni. A loro Satana, è innegabile, dà poteri speciali che li fanno essere quasi come Dio.
Quei poteri, quei doni, che un giorno diede a Marco il quale, per un periodo di tempo piuttosto lungo, si credette Dio.
Marco è uno dei tanti santoni coi quali ho avuto a che fare. Uno dei pochi, forse l'unico, che è tornato in sé, che è sfuggito alla morsa del demonio.
Marco ha tanti doni, tutti regalatigli da Satana. Perché Satana fa così, dà più poteri che può ai suoi devoti. Spesso fa credere loro che questi doni non arrivino da lui. Per non spaventarli. Ma sono loro, i suoi devoti, che mentono a se stessi.
Hanno regalato la loro anima al diavolo e fingono di non sapere che ogni cosa che capita loro è da lui, dal demonio, che viene. Bugiardi come Satana, il grande menzognero, il re delle menzogne.
Marco stringe un patto di sangue col diavolo. Per più volte si mette in contatto con lui tramite il cosiddetto "gioco del bicchiere".
Satana parla con lui. Inizialmente gli manda messaggi di pace e fratellanza. È chiaro: non lo vuole spaventare. Al contrario intende offrirgli un'immagine di sé bonaria.
Passano i giorni. Marco si reca in pellegrinaggio a Lourdes. Ma la sua anima è tutta nelle mani del demonio. Ci va forse per sfida: "Vediamo cosa succede a un servo di Satana in un luogo santo come questo?" si domanda.
Satana decide di rifarsi vivo proprio a Lourdes. È in uno dei santuari mariani più importanti del mondo che Marco scopre di avere doni extrasensoriali. È Satana che glieli dà. È Satana che astutamente sceglie Lourdes per darglieli.
Marco diviene chiaroveggente, legge nel pensiero della gente, sa fare diagnosi cliniche, ricorda il passato di persone che non conosce. Prevede il loro futuro.
Alcune persone cominciano a seguirlo, a interrogarlo, ad affidarsi a lui.
Dopo un po' di tempo Satana torna a farsi vivo. E regala a Marco un'altra straordinaria facoltà: con l'imposizione delle mani è in grado di annullare il dolore fisico. Qualsiasi dolore fisico.
Marco ha un seguito di gente notevole. Ma diviene un uomo irascibile, sempre cattivo e incattivito. Ben presto inizia a trattare male la gente che guarisce. La insulta. Lavora per portarla come lui alla perdizione. Lavora per distruggere le loro esistenze, i loro affetti.
La salvezza per Marco arriva quando un gruppo di cattolici sente parlare di lui. Lo conosce e inizia a pregare per lui.
Queste persone pregano e riescono a mostrargli l'origine diabolica delle sue nuove facoltà. Grazie alla preghiera di questa gente Marco inizia un percorso per liberarsi da Satana. E ce la fa.
Appena rompe il patto di sangue stipulato col demonio cessano anche tutti i suoi poteri.
Marco torna un uomo come tanti. Meno potente di prima, certo, ma libero. Non più schiavo del principe del male. Ma libero perché figlio di Dio.
(Da "Padre Amorth, l'ultimo esorcista" )